Rome Manouche
Gipsy Swing Selection

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Descrizione

Con questa nuova collezione la “Funky Juice” esplora il mondo dello stile chitarristico “jazz-manouche” presentando alcuni dei maggiori rappresentanti della scena romana. Tutte le composizioni sono originali molto adatte a scene cinematografiche, teatrali ma anche per party a tema e l’ascolto in compagnia, visto il carattere animato, gioioso e festante dei brani. La profonda conoscenza del genere da parte degli artisti e l’attento sguardo sulla cultura d’origine delle popolazioni che hanno inventato questo sound trascinante e popolare, sono i presupposti essenziali per arrivare ad un risultato artistico di alto livello qualitativo. L’amore per i viaggi sconfinati, per le notti magiche passate a ballare intorno ai fuochi e la gioia di appartenere ad una comunita festante, girovaga e libera, insieme al culto e all’ammirazione per il grande padre inventore del genere “Django”, accomuna e unisce tutti i musicisti scelti per questa compilation.

Il jazz manouche (anche noto come gipsy jazz, gipsy swing o hot club jazz) è uno degli stili del jazz sviluppato dal chitarrista Jean “Django” Reinhardt, del clan Sinti Manouche, a Parigi negli anni ’30.Si definisce jazz manouche quello stile musicale melodico cadenzato in cui trovano la massima espressione gli strumenti a corda (chitarre, bassi, violini…), tipico delle band gitane. Questo genere musicale trae la sua origine dall’irripetibile esperienza artistica del chitarrista Django Reinhardt, che ne è considerato l’ideatore e il suo massimo esponente: egli ha reso possibile l’unione tra l’antica tradizione musicale gitans del ceppo dei Manouches e il jazz americano.Il frutto di questa unione è un genere che coniuga la sonorità e la creatività espressiva dello swing degli anni trenta con il filone musicale del valse musette francese ed il virtuosismo eclettico gitano.Il Gypsy jazz o jazz manouche ha continuato per tutto il corso del secolo scorso ed ancora oggi. Tra i contemporanei della sfera tipicamente tzigana vi sono: Bireli Lagrene, Angelo Debarre, Stochelo Rosenberg, Jimmy Rosenberg, Joscho Stephan e Frank Vignola.

Chitarra e violino sono ancora i principali strumenti solisti, anche se a volte vengono utilizzati clarinetto, sassofono, mandolino e fisarmonica. La chitarra ritmica è suonata usando una tecnica percussiva, che essenzialmente sostituisce la batteria. Durante gli anni 30 arrivò lo swing anche in Europa, una musica che suonava fortissimo rispetto ai canoni dell’epoca ed in questo contesto la chitarra non riusciva a sentirsi. La questione stette a cuore a Mario Maccaferri, ottimo musicista e liutaio di Cento (Ferrara) che nel 1930 sviluppò l’idea di una chitarra dal suono potente e squillante con sostanziali differenze rispetto alla quella che conoscevano tutti; essa infatti aveva una cassa di risonanza interna, la tavola armonica piegata sul ponte, il ponte non incollato ma poggiato sul piano e molte altre migliorie che avrebbero reso questo strumento in grado di competere con il volume delle formazioni swing.La storia della chitarra jazz, cominciata a New York intorno agli anni venti con il grande Eddie Lang, continua negli anni trenta con due chitarristi che avranno una grande influenza sulle generazioni successive: Charlie Christian e Django Reinhardt.

Orgoglioso e alternativo in ogni manifestazione della vita, Django non sapeva leggere né scrivere, né la musica né le parole. Raramente era puntuale ai suoi concerti, amava avere rotoli di banconote nelle tasche, ma i soldi uscivano con la stessa rapidità con cui entravano, per pagare piaceri. Le convenzioni dei “paesani”, come i Sinti chiamavano i cittadini stanziali, non interessavano a Django. A lui interessava vivere. E suonare.

Moreno Viglione chitarrista, compositore, arrangiatore e insegnante di chitarra, vanta un’esperienza quasi trentennale. Ha suonato in tour e in studio con molti artisti di fama nazionale e internazionale. In ambito jazzistico con alcuni dei maggiori esponenti del gypsy jazz, come Angelo Debarre, Samson Schmitt, Noe Reinhardt, Dorado Schmitt e Tim Kliphuis. In tour e in tv con Patty Pravo, Mimmo Locasciulli, Giorgio Tirabassi, Mark Hanna solo per citarne alcuni. E’ stato il chitarrista della band residente della trasmissione Webnotte (la Repubblica) condotta dai giornalisti e critici musicali Ernesto Assante e Gino Castaldo dove ha suonato con moltissimi artisti come Ron, Enrico Ruggeri, Raf, Paola Turci, Massimo Ranieri, Nek, J-Ax, Malika Ayane, Francesco Renga, Nina Zilli, Fausto Leali, Carmen Consoli, Fiorello, Noemi, Luca Carboni, Syria, Mario Venuti, Francesco Gabbani, Manuel Agnelli, Fedez, Chiara Galiazzo, Max Paiella, Claudio Santamaria, Irene Grandi, Rocco Hunt, Alex Britti, Toto Cutugno, Nino D’Angelo, I Ricchi e Poveri, Federico Zampaglione, Max Giusti, Patty Pravo, Paola Cortellesi, Edoardo Vianello, Raiz, Peppino Di Capri, Rossana Casale, The Gang, I Nomadi, Lorenzo Fragola, Francesca Michielin, Alberto Fortis, e molti altri. Con Piji e Bateaumanouche ha partecipato alla trasmissione di Fiorello “Edicola Fiore” per il mese di febbraio del 2016 come chitarrista della band residente. Discograficamente ha collaborato con molti artisti, tra cui Patty Pravo, Giorgio Tirabassi e porta avanti alcuni progetti originali tra cui l’Hot Club Roma. Ha all’attivo tre dischi a nome proprio, Moreno Viglione Gyspy jazz quintet, M.V. Wood and strings e M.V. Maybe Blues Trio. Come compositore per cinema e tv ha scritto la colonna sonora del film “L’ospite segreto” , le musiche della trasmissione “Circo Massimo“ di Rai Tre, musiche originali per Ballarò e Di Martedì e brani originali per la prima stagione “when Patrick met Kylie” per National Geographic.

Thundermeek è: Stefano Micarelli – chitarrista, compositore e arrangiatore che lavora nel jazz e nella produzione musicale. Fondatore della band nujazz-electro Barrio Jazz Gang dal 2001, insieme al suo partner e produttore, Rob Colella. Oltre a collaborare con nomi di spicco della scena jazz italiana, ha avuto frequenti esperienze con musicisti d’oltreoceano, con Mike Mainieri, George Garzone, Benny Maupin, Harvie Swartz ed Eddie Henderson. Ha inoltre suonato con alcuni dei migliori jazzisti italiani come: Massimo Urbani, Walter Martino, Massimo Manzi, Marcello Rosa. Per diversi anni è entrato a far parte del chitarrista come produttore dell’etichetta “Funky Juice” con una base di utenti internazionali (Inghilterra, Hong Kong, Stati Uniti, Australia, Giappone, ecc.). In questa doppia apparizione compare nel suo progetto Dynamic 4,(insieme a Daniele Tittarelli, Pietro Lussu e Armando Sciommeri) uscito anche in Giappone con il cd “My Favorite Beats” per la storica etichetta Columbia-Jazz (Sony). Ha firmato la produzione e la composizione del brano “Reflejo de luna” di Alacran, famoso electro-tango: colonna sonora di “Fading Gigolo” diretto da John Turturro: con Woody Allen, Sharon Stone e Mira Sorvino. Ha anche prodotto e suonato in tutti gli album di Pauline London.

Nicola Puglielli è nato a Roma nel 1962. Chitarrista e compositore, sempre alla ricerca di nuove frontiere chitarristiche e jazzistiche.Puglielli presenta una prima performance di un brano come solista già nell’album “In the Middle“, prodotto per la prima volta nel 1999 dalla etichetta tedesca Jardis e registrato con il suo Trio. Allora la rivista tedesca Akustik Gitarre l’ha chiamato “una nuova stella della chitarra jazz“. La sua forza sta nel giocare con diversi stili e tecniche, rivalutando la chitarra nel jazz. Questo gli permette il lusso di passeggiare con leggerezza fra suoni e generi.Nicola Puglielli ha suonato con Massimo Urbani, Giovanni Tommaso, Kirk Lightsey, Steve Grossmann, Tony Scott, Philip Catherine e Walter Abt. Collaborazioni con l’Orchestra Accademia S. Cecilia, Louis Bacalov, Nicola Piovani. Ha curato il festival “Jazz in Forte“ a Roma come Direttore Artistico.

Alessandro Russo Nasce a Roma da madre greca e da padre siciliano, inizia a suonare la chitarra intorno ai quindici anni, le sue prime esperienze musicali sono nell’ambito della musica rock e blues, soprattutto nel segno di Jimi Hendrix. Attorno al 1980 si avvicina al jazz dopo aver scoperto la musica di Django Reinhardt che sarà fondamentale per la sua evoluzione artistica. Nel 1985 si trasferisce in Francia dove suona swing e bal musette. Nel 1987 torna in Italia e fonda con Jacopo Benci il gruppo “Le Quintette”, che diverrà nel 1988 Les Hot Swing, quartetto ispirato al Quintette du Hot Club de France dello stesso Reinhardt. All’inizio degli anni novanta, Alessandro Russo e Jacopo Benci affiancano a Les Hot Swing un gruppo rock: gli Electric Pudding, in cui suonano principalmente brani originali dei due leader con la partecipazione di vari strumentisti. Nel 1994 si trasferisce in Germania e dopo aver collaborato con diversi musicisti tedeschi si inserisce nel gruppo inglese Olé insieme a Paul Morocco. Compie per un triennio tournée in Eurpa e in Asia nel ruolo di chitarrista e attore. Pur continuando l’attività con Les Hot Swing, nel 2000 Alessandro Russo fonda la Alessandro Russo Band, dal 2012 ARB Trio, gruppo con il quale approda alla sperimentazione di nuovi linguaggi, evocativi sia del suo passato musicale che delle sue origini. Nel 2003 viene chiamato a collaborare con le Boop Sisters per esibizioni dal vivo e per la realizzazione del loro primo album. Nel 2008 torna a omaggiare Django Reinhardt con il quartetto acustico Scaramanouche pubblicando un album di brani originali.

Gabriele Giovannini si avvicina alla chitarra a 13 anni, al Blues a 18. Si iscrive al Saint Louis dove sispecializza in chitarra Rock-Blues con Lello Panico, cui trascriverà il metodo didattico“Full Optional Blues”(ed. Carish – 2005). Si diplomerà poi nel 2005. Frequenta seminari di Robben Ford, Scott Henderson, Frank Gambale, ecc.Svolge intensa attività concertistica con diverse band di matrice Blues, Rock-Blues,Southern Rock in Festival e Rassegne Italiane tra cui Anguillara Blues Festival 2007, Organ Jazz Marathon 2008, Paliano Jazz Festival 2010 , Villa Celimontana Blues Festival 2005 o in storici Blues Club come il Big Mama di Roma. Presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, dove si diploma in chitarra Jazz nel 2009, studia con Stefano Micarelli, Roberto Spadoni, Aldo Bassi e Nicola Puglielli, grazieal quale si avvicina al Gipsy Jazz. E proprio dalla neonata passione per il Gipsy Jazz nascono varie collaborazioni e dischi (“Gipsy Italien” – 2012 / “Spaghetti alla gitana” – 2014).Suona in molti locali italiani tra Roma Jazz Festival, Atina Jazz Festival 2018, Anagni Jazz Festival 2017, il Festival di Jazz tradizionale di Lanciano 2015, JazzIt Fest 2015, Time in Jazz 2013 e molti altri. Varie anche le messe in onda in radio (Radio Rai, Radio Rock, Radio Vaticana, ecc.), televisione/streaming (Jazz Channel, Repubblica Tv, Sky tv, Netflix/Fandango ecc.) Ha suonato con importanti musicisti del panorama italiano come Carlos Albelo Zamora, Emanuele Urso, Florin Niculescu eLudovic Beier.